Vip tossici: prima e dopo


Distrutti dalla droga Chi ce l'ha fatta, chi è ancora dentro fino al collo e chi ci ha lasciato le penne: vite di cantanti famosi devastate dalla tossicodipendenza

I più fortunati hanno saputo riemergere dagli abissi, come Britney Spears. Di altri si teme da un giorno all'altro la diffusione di una tragica notizia, come Amy Winehouse e Pete Doherty (che tra l'altro sono pure amici). Wino qualche anno fa era una ragazza normale con una splendida voce. Anzi, era quasi carina. La sua pelle non era ancora deturpata da orribili tatuaggi ma soprattutto non era ancora devastata dall'uso di sostanze stupefacenti. Ora è il fantasma di se stessa, magra come uno scheletro, la dentatura rovinata, il volto trasfigurato: sembra uno spaventapasseri.

Anche Boy George con l'andare degli anni è diventato irriconoscibile: gonfio come un pallone, più volte arrestato per possesso di droga, diversi tentativi di disintossicazione. Dell'idolo pop rock degli Anni Ottanta dai lineamenti delicati non è rimasto più nulla. Britney Spears era il sogno d'America. Una carriera musicale esplosa quand'era giovanissima che l'ha consacrata lolita del pop. Un matrimonio e dei figli, ma il sogno della famiglia felice finisce presto. La sua carriera vira verso la discesa, lei pure. Droga, alcool, abuso di farmaci, overdose, diversi ricoveri in clinica senza risultati. Ora sta meglio, ma si lascia alle spalle, a soli 26 anni, un divorzio e la perdita della custodia dei due figli. Kurt Cobain e Courtney Love, vite devastate dall'eroina e dai farmaci. Lei è sopravvissuta all'inferno, anche se non si può certo dire che oggi sia un fiore. Lui invece, dopo quattro anni di tossicodipendenza e crisi, è morto suicida nell'aprile 1994, lasciando al mondo le sue indimenticabili canzoni. La stessa fine che hanno fatto Elvis e Jim Morrison.

Keith Richards dei Rolling Stones invece è sopravvissuto. Dice di aver smesso di drogarsi perché la droga che circola oggi è di pessima qualità. Fortunato anche Ozzy Osbourne, che dopo una vita fatta di eccessi è ancora tra noi. Così come il mitico Syd Barrett, fondatore e primo leader dei Pink Floid nel 1965. Tre anni dopo lasciò il gruppo per un esaurimento causato da droghe pesanti e LSD. Confrontando le foto di ieri e oggi risulta irriconoscibile. Whitney Houston ci è andata molto vicino all'orlo del burrone. Due anni fa le foto della cantante distrutta dalla tossicodipendenza scioccarono il mondo. Ora sembra essersi ripresa. La stessa cosa non si può dire di Pete Doherty.